Benvenuto nelle pagine web di Samuele Cardini

Qui troverai qualche informazione su di me e sul mio lavoro.
Spero che siano utili.
In ogni caso, per qualsiasi altra informazione non esitare a contattarmi. Grazie e buon divertimento.

AVVISO!

IL BLOG E' IN COSTRUZIONE
ogni informazione CONTENUTA può essere inesatta in quanto indicativa

venerdì 28 settembre 2007

Coreografie

ME, MYSELF AND I


COREOGRAFIA E INTERPRETAZIONE: Samuele Cardini
MUSICHE:
AA. VV. rielaborazione Samuele Cardini

Me myself and I è un brano nel quale innocenza e tenerezza, sarcasmo e ironia si fondono in un susseguirsi di frammenti narrativi che tentano di rappresentare per quadri una vita non ancora compiuta se pur già evoluta alla ricerca di un equilibrio non troppo stabile per lasciare aperta la porta ad una follia bonaria che non si vuole abbandonare.
In scena si aggirano personaggi emersi dall'universo visivo contemporaneo come il bambino con il pannolone e i bambolotti simbolo di inizio e di innocenza ispirato a K. HARING, il ragazzino con grembiule e cartella avvolto da un velo di malinconia FELLINIANA, una casalinga che sogna di fare la cantante improbabile e folle come i personaggi di ALMODOVAR, e una persona normale che guarda al suo passato cercando di riequilibrarsi per costruire un futuro.
Il brano decisamente autobiografico e obbligatoriamente incompiuto, vuole portare lo spettatore a gioire, rattristarsi, emozionarsi o identificarsi quasi come guardando un film sui cui scorrono tratti della vita dell'artista.



MAYDAY, MAYDAY, MAYDAY (Veleno Sterile)

DIREZIONE ARTISTICA: Rosanna Brocanello e Daniel Tinazzi
COREOGRAFIA e REGIA: Samuele Cardini.
MUSICHE: Vivaldi, Scanner, Purcell, Bola Soup, Meyra Asher
DISEGNO LUCI: Jean Paul Carradori
DURATA: 60'

Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint Exupèry: un classico rivisitato, nulla di nuovo.
Eppure, nella cassettiera di miraggi e di verità “May day May day May day Veleno sterile”, non c’è tempo di pensare, di aver già letto, di aver già visto. Le scene si susseguono stridenti ed eufoniche assieme, come su una pellicola vista, in luce e controluce, dall’ingenuità di un piccolo uomo. Accanto, corre un mondo consumato, avvelenato, convulso e deduttivo. Di notevole pregio il cuore che pulsa dentro la coreografia e che svela un romanticismo puro nella raffinatezza del gesto e dell’immagine. La chiave di lettura? Guardarlo con gli occhi di un piccolo principe...

Lo spettacolo vede la danza contemporanea di Samuele Cardini sottolineare le sfumature e interpretare le emozioni attraverso il movimento alla ricerca di nuove soluzioni e ritmi impensati, tra musiche elettroniche e avanguardiste, e il gioco di luci di Jean Paul Carradori. Un ragazzino che si ritrova nel deserto, catapultato dal suo mondo in una realtà inderogabile e silenziosa. Ma se invece fosse capitato nel traffico di New York, tra i boulevard di Parigi, nelle square vivaci di Londra?
Su questa nuova traccia, si gioca la storia del principino che naviga nel caos, nella difficoltà dei rapporti di oggi, alla deriva tra guerre inaspettate e giochi di potere, ambiguità e futilità impreviste. In tali mari poi si perde: homeless - senza fissa dimora, senza appartenenza - fino alla morte, anch’essa peraltro incerta.